Dopo i vari Messenger, Snapchat e compagnia, ora è Google a tornare all'attacco con Allo, una versione riveduta e corretta dell' app Hangout, mai troppo popolare. Dove sta la novità rispetto a tutte le app che usiamo quotidianamente per comunicare? Principalmente nell'impiego del neonato Google Assistant. Possiamo sì scriverci, creare gruppi, condividere immagini ed emoticon divertenti ma soprattutto possiamo assistere a un processo di apprendimento dell'app nel corso del tempo. Allo scopre poco per volta le nostre abitudini, riconosce i messaggi che riceviamo e ci suggerisce le risposte, riconosce i soggetti delle foto e via dicendo. 

Allo si basa sul numero di telefono, per cui il login nell'account Google risulta opzionale. Le possibilità offerte sono molte: riconoscimento delle gesture, emoji personalizzate ed altro, ma l'elemento centrale sarà l'implementazione di Google Assistant, che interverrà in automatico durante le conversazioni per dare suggerimenti, ma anche in risposta alla condivisione di immagini e potrà essere richiamato con un comando @google, che di fatto lo trasformerà nel bot più evoluto di sempre.