Una buona notizia per la comunità degli sviluppatori che, grazie ad OpenThread, versione open-source di Thread, utilizzato da Nest per il dialogo wireless tra oggetti della Smart Home, potranno creare nuovo software senza troppi vincoli estendendo le potenzialità degli oggetti connessi.

Una buona notizia anche per gli utenti finali che potranno beneficiare nel medio periodo di una maggior offerta di prodotti e app di terze parti. Thread è l’idea di networking partorita da Nest, Samsung, Qualcomm e altri big dell’elettronica riuniti in una coalizione chiamata Thread Group, con un obiettivo ambizioso: diventare lo standard per l’interfacciamento di sensori, termostati e altre diavolerie delle Smart Home. 

Oltre al dialogo tra dispositivo e dispositivo, Thread è un protocollo pensato per connettersi al cloud, è compatibile con l’indirizzamento IPv6 e può quindi aspirare a diventare uno standard universale per la domotica e l’internet of things. Nest conta di presentare una demo del protocollo open-souce alla prossima conferenza Google I/O 2016 che si terrà dal 18 al 20 maggio a Mountain View, California