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Il riconoscimento vocale Microsoft è sempre più "umano"

20.10.2016 18:30
I ricercatori del team Microsoft Artificial Intelligence and Research hanno annunciato che il loro sistema di riconoscimento vocale è sceso ad un margine d’errore del 5.9%

Il tasso d’errore è sceso di un punto percentuale, dal 6.9 al 5.9%. Quella che sulla carta sembra una miglioria trascurabile è in realtà sintomatica della fedeltà ormai acquisita dall’Intelligenza Artificiale Microsoft: il 6% rappresentava la soglia che ha sempre diviso la macchina dall’uomo, o più nello specifico dai professionisti della dattilografia. Fino a ieri, infatti, soltanto questi ultimi riuscivano a concedere meno del 6% di errori, all’atto di trascrivere un discorso o una conversazione.

Il traguardo raggiunto da Redmond è il coronamento di un percorso di ricerca quarantennale, iniziato al di fuori di Microsoft: i primi studi sul riconoscimento vocale risalgono infatti agli anni ’70, avviati dalla DARPA, l’agenzia governativa statunitense per i progetti di ricerca avanzata per la difesa.

Come sempre accade quando parliamo di Intelligenza Artificiale non è tutto oro quel che luccica. C’è ancora molto da lavorare su di un altro ramo della trascrizione vocale: la comprensione del significato di frasi elaborate. Insomma, la “parità umana” sarà anche stata raggiunta in laboratorio: ma in condizioni reali l’essere umano rimarrà insostituibile ancora per un po'.